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Todi – Castel dell’Aquila

Todi – Castel dell’Aquila

Da Todi a Castel dell’Aquila (km 19)

Fondo: misto, in massima parte sterrato
Tempo di percorrenza: 5 ore e mezza
Difficoltà: media

Partendo dalla centrale piazza del Popolo (27) ed uscendo dal centro storico attraverso la porta Amerina (28) (a Todi detta anche porta Fratta) si scende per via s. Raffaele, piccola sosta alla chiesetta romanica di s. Stefano, e si prosegue per via delle Piagge fino a Ponte Naia (29). Cappella della Beata Vergine del Perpetuo Soccorso, poi andando in direzione Fiore (lungo il campo sportivo) si incontra la chiesetta di S. Maria delle Grazie fatta costruire da Antonio Di Domenico PGR nel 1734 su precedente edicola del ‘500 (30). Poco più avanti si prende a sinistra per la strada sterrata che costeggia il fiume Arnata e ci si dirige verso la Torricella. Superata l’unica casa che si incontra a sinistra lungo la strada in salita, ci si addentra subito dopo in un boschetto che porta ad una nuova piantagione di noci, al termine della quale la stradina rientra nel bosco dove al primo incrocio si gira a destra in direzione del toponimo Ospedaletto di Vasciano (31) o antico Ospedale di S. Maria Maddalena. La strada prosegue in direzione sud lungo la riva destra dell’Arnata fino a giungere al bel Ponte di Pesciano (32), tenendo sempre d’occhio sulla collina di fronte la Torre Olivola (strategica torre segnaletica a presidio della via Amerina che caratterizza questo tratto di territorio).
Attraversato il ponte di Pesciano si continua lungo la riva sinistra dell’Arnata fino al molino di Ciuccio (33) (oggi detto degli Inglesi). Superato il mulino di circa 100 metri ci si addentra nel bosco verso sinistra per circa 200 metri dirigendosi verso il guado del Fosso di Civitella, affluente dell’Arnata.
Attraversato il torrente, si prosegue sul tracciato della antica via Amerina tra filari di alberi fino ad intercettare la rete metallica che racchiude l’Azienda Faunistica Anguillara e quindi fino ai resti dell’antico ponte della Falce (34) posto nei pressi del molino Olivieri o di Pesciano. Attraversato il ponte della Falce prendere a destra per una salita abbastanza impegnativa che costeggia sempre l’Azienda Faunistica fino a scollinare di fronte alla mestaiola di Sismano (35) (S. Eurosia). Ci si dirige quindi in discesa verso Forte Cesare (39) e Castel dell’Aquila (40) che si intravedono all’orizzonte verso sud. Di poco scostato a sinistra si vede anche l’abitato di Avigliano Umbro con la inconfondibile torre quadrata dell’acquedotto.
Percorsi alternativi: (si allunga di circa 2 km)
1) al molino degli Inglesi o di Ciuccio, abbandonare la strada maestra e dirigersi —prima del fabbricato —a sinistra verso l’Arnata per attraversarlo sopra un piccolo ponte pedonale e proseguire per la strada imbrecciata per circa 3 km fino al molino di Pesciano o Olivieri (consente di evitare il passaggio a guado del Fosso di Civitella che soprattutto nei mesi invernali porta molta acqua).
2) al molino Olivieri si può costeggiare per circa 500 metri la riva sinistra del fiume fino ai resti del ponte della Falce (senza attraversarlo) e prendere la ripida salita a sinistra che sale fino alla mestaiola di Sismano oppure ci si può dirigere alla mestaiola di Sismano partendo direttamente dal molino Olivieri per una strada alternativa più comoda della precedente, carrozzabile in terra battuta, ma un po’ più lunga.
Dalla mestaiola di Sismano (35), dedicata a S. Eurosia, comunque procedere per la strada che si dirige verso Castel dell’Aquila, attraverso i toponimi di Osteriaccia (36), Poggio della Mandorla (37), Santomanno (38), tenendo sempre sulla destra la sagoma inconfondibile di Forte Cesare (39). Giunti alla zona artigianale ci si immette sulla strada asfaltata che porta all’abitato di Castel dell’Aquila (40) sovrastato dalla chiesa di San Giacomo.
A Castel dell’Aquila è possibile effettuare una semitappa per chi non riesce a fare l’intero tratto di 31,5 km tra Todi e Amelia, richiedendo alloggio presso il centro parrocchiale, rivolgendosi all’incaricato.

Da Castel dell’Aquila a Todi (km 19)

Si riprende il cammino al bivio per l’ingresso all’abitato, nei pressi della farmacia, dirigendosi verso nord per la vecchia sede stradale di via valle Molina. Dopo circa 400 m., si prende a sn sulla strada asfaltata di lato agli impianti sportivi fino a giungere poco dopo ad una piccola area artigianale. Si prosegue sulla strada imbrecciata che tiene a sinistra il più grande opificio della zona, verso la località Santomanno (38). Giungi al primo agglomerato rurale si prosegue a destra, lasciandosi alle spalle il castello di Forte Cesare (39)che sovrasta la zona, si prosegue sempre per la stessa strada in salita, fino ad incontrare un’altra strada sterrata ma ben disegnata (loc. Poggio della Mandorla —37) e dirigendosi verso destra (loc. Osteriaccia —36 e la Mestaiola —35). La Mestaiola in effetti è la “mestaiola” di Sismano, in dialetto locale “piccola maestà” o edicola sacra, dedicata a S. Eurosia, posta nella zona di scollinamento. Dalla mestaiola di Sismano, si prende la strada sterrata in discesa (di fronte alla direzione di quella di arrivo, verso Nord, è la più scoscesa e nascosta) per scendere a fondovalle dove scorre il fiume Arnata, costeggiando sempre la recinzione dell’Azienda faunistica Anguillara; la strada si fa sempre più scoscesa e malridotta per gli eventi atmosferici, fino a giungere ai ruderi di un antico ponte detto della Falce (34) (antica via Amerina). Attraversato il ponte, si prosegue sempre costeggiando la recinzione dell’Anguillara, fino all’attraversamento a guado di un piccolo torrente (fosso di Civitella, affluente dell’Arnata). Si prosegue per circa 100 m nel bosco poi su una stradina sterrata e dopo circa 200 m. si passa accanto ad un molino restaurato di recente, detto di Ciuccio o degli Inglesi (33). Si prosegue per la stessa strada tenendo l’Arnata sulla destra fino ad arrivare ad un bellissimo ponte a schiena d’asino (ponte di Pesciano —32), ora interdetto al traffico veicolare. Attraversato il ponte la strada è abbastanza semplice, perché si prende verso sinistra e non la si abbandona più fino all’ Ospedaletto di Vasciano (31), ora inglobato in un agriturismo di recente costruzione. Si prosegue sulla stessa strada per circa 5/600 m. attraversando un campo seminativo ed un piccolo bosco. A metà del boschetto, si può prendere un viottolo in discesa verso sinistra che attraverso un noceto conduce sulla strada che va verso Todi. Se dovesse sfuggire si raggiunge la stessa strada un po’ più a monte nei pressi di un inconfondibile depuratore. Dal depuratore si scende a sinistra fino alla strada asfaltata, proveniente dalla frazione di Fiore, che verso destra porta a Todi. Lungo questa strada si incontra prima l’edicola di S. Maria delle Grazie (30), poi un’altra edicola mariana a Ponte Naia (29); quindi prendendo la forte salita a sinistra si arriva a Todi entrando per porta Amerina (28).

 

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